1 maggio
Troppo generose Le sinergie previste Il mito va sfatato La natura è morta minuto per minuto. La memoria è offesa Dal fantasma della storia Imbarazzi e qualche sospetto Per questo disastro annunciato. Quasi un match pari Tra verità e bellezza 2 maggio Una pagina bianca ogni tanto non stanca. 3 maggio Quattro mosse, doppio errore Il fiero e combattente filosofo Contro la bambola triste. L’eroe di carta Sommerso dalle nuove tecnologie È un genere quasi scomparso È un eroe folle e malinconico Pazzo come un romanziere Di ordinaria fantascienza. 4 maggio Un occasione di civiltà Ecco l’ultima offerta Viziata e capricciosa Come un’operazione militare. Gli italiani guardano i tg Una rassegna completa Appena aperta E in futuro sarà duplicabile L’età dei tiranni. Un po’ d’attenzione Non siamo ridicoli La vita è una piuma di struzzo Col gelo nel cuore E con un vampiro sui muri. 5 maggio Nuvole e pioggia E infuria la bufera Nel piccolo gruppo di famiglia. Giocando a dadi Il cacciatore di teste Ha ricordato in una battuta La distanza culturale Tra noi e il poeta. Le giovani ballerine Raccontano l’illuminismo perduto senza inizio ne fine Contro la retorica delle «competenze». 6 maggio Tenete il cuore a casa In questo paese senza gambe Qui salta tutto in aria Ed io voglio brindare Alla vostra illusione. Non facciamone un dramma Proprio non mi va Di lasciare spiragli All’allegra abbuffata di paura. Che vi dicevo Dracula e i suoi modelli Hanno cercato di imitare Le serenate in laguna E il mercato dei polli 7 maggio I cattivi maestri Sempre uguali Cacciati dalle aule dei sentimenti Espulsi dalle emozioni Tra istinti di rivolta Desideri, piaceri, tentazioni. A notte fonda l’eterno fanciullo Esprime l’ultimo desiderio Leggere versi al valzer degli inganni. Silenzio, parla il burattinaio Insegnamento libero Per la rivincita della qualità. 8 maggio L’età della ragione Annuncia sin dal mattino Un brutto avvio: Permette signorina una luna di miele? Un impegno rigoroso Che spaventa la tregua L’osservatore dice no A «storie di ordinaria follia». L’archivio ha fatto boom La politica è lotta e divisione difficile da usare se è necessario a volte ritorna. 9 maggio Il tempo perduto su quel nome Per diventare autori del sistema. Brutti e cattivi Tornano i dubbi Nell’attuale cammino di un’idea Compra un libro stampato Spengi la TV Senza gli errori noiosi del passato. Siamo tutti complici La festa è finita Ma non è necessario motivare Le vacanze separate. 10 maggio Un sorriso durato solo una notte E l’amarezza di una giornata ordinaria Sicuri di non servire a nulla. La regina dei banditi Sconfitta si dimette Non poteva disubbidire agli ordini. Sui binari della tolleranza. Hanno occhi di rabbia Gli uomini, che per primi, Saliranno sul carro dei burocrati Riproponendo sfide impossibili Mentre impazzano i cortigiani Come i folli eroi delle televendite con scene mozzafiato e sensazioni forti 11 maggio In televisione appare L’occasione sbagliata Memori del passato, delusi A tre dimensioni. Coi pirati del cielo È impossibile documentare Viaggi in armonia. Nel silenzio Il segreto lavora di notte E la voce dei poeti Esce dagli archivi Tra fantasie e citazioni Fa storia La piccola vita quotidiana. 12 maggio Il confronto sui fatti Per cercare le radici È l’ora di voltare pagina Accettiamo senza limiti Irresponsabili I disastri degli errori umani. Non sono dettagli futili Le nuove parole di fumo Un vademecum senza volto Minaccia la nostra intelligenza. 13 maggio La zingara in cerca di successo E il gregge perduto Nell’inferno della fabbrica di infelici Ricamano parole sulla pelle. Non volerà da sola La rassegna delle pseudo novità Sfidando l’antica immagine Del realismo più vero. Il pasticciaccio dei teneri amanti E dei loro nobili cialtroni Malati di bellezza Hanno indagato nella storia degli eccessi. 14 maggio Il cronista della magia In viaggio nella giungla Felice e sconosciuto Ha scelto gli uomini Disperati e contenti. Che dolcezza quell’ultima illusione Diventa solo morte In questa folle terra di parole. Tenera è la notte. 15 maggio La tragedia della discordia Il lato oscuro del disagio esistenziale e questa strana passione annebbiatutto che duri almeno tre anni. Il grido disperato Più trasgressivo della vergogna Sulle tracce di un viaggio affascinante Non ha futuro negli occhi delle donne. 16 maggio Il ladro di note Con il veleno fra i denti Cambia musica Sbattendo la porta Della stanza dei bottoni Normali bunker Per chi entra nelle istituzioni Che i giovani d’oggi Non potranno modificare. Rifiorisce l’amore Se tutto va liscio Affrontando il rischio Di questa nuova diva fatale Assediata e misteriosa Che ha bisogno di finti eroi. 17 maggio Le vecchie sirene Maestre di sufficienza Mandano tutti in delirio. Il vizio è sempre lo stesso La paura e la noia Di chi rilegge se stesso. Una voce fuori dal coro Sotto la polvere Fra una polemica e l’altra Ci fa rivivere con un brivido Le sorprendenti scoperte del passato. 18 maggio Tra emozione e mondanità Ritrova l’orgoglio Del passato che ritorna Sarà un uomo diverso Sconfitto dai predicatori Ma non dal linguaggio Da controcopertina Mettiamolo in gabbia Non convince la sua analisi Per risvegliare il desiderio. Non siamo più frustrati Che tristezza I quarantenni vanno al potere. 19 maggio Regala brividi Cinquant’anni dopo L’isola del divertimento Adesso è un rischio Ricominciare da Platone Gli intellettuali scelgono Vocaboli senza testa. Finalmente si ride sulle tracce di un goliardico eros Ma l’Italia dei poveri Ancora una volta Ingoia il rospo. 20 maggio Il male è in crescita meno male Licenze poetiche. Vecchie cariatidi facciamola finita Poveri fantasmi Prima che voli il gabbiano Guardiamo al domani E a queste passioni pericolose Ancora troppo tradizionali Per il duemila. 21 maggio I giovani terribilmente soli Dopo gli idealismi Rimane qualche suggerimento Come in un musical hollywoodiano Simbiosi ideale Alla ricerca del tesoro E della dignità umana. Fiori a cascata E subito tutta la tristezza Commuove chi non si arrende. 22 maggio Parole che non tacciono Cinismo e selvaggeria Perché siamo tutti poco responsabili. Stasera arriva lo spettacolo Che inchioda con uno sguardo L’anomalia italiana Nel mondo avanza lo stile della vita Una lite continua Di una tragedia collettiva. 23 maggio Nemico del mondo Favorito dalla specie Minaccia la sopravvivenza Il cielo giudica i credenti E canta più forte, dal vivo I pregiudizi indecorosi. Chi non distingue la vera qualità Non può correre rischi Ma attenti ai frettolosi entusiasmi. 24 maggio Uomini incapaci di ascoltare Indecisi per caso, ma non troppo. I nuovi volti malati di cyberspazio Oppressi Dalla fatica di vivere E scossi dal sentimento Delle macchine da scrivere. Stanno tagliando La smorfiosità viziosa E la sporcizia morale. 25 maggio Contro la legge che ci spinge A disubbidire La storia esige una norma. Malato di successo Travestito da Freud Quest’effetto notte In nome del progresso Prepara la manovra. Il ritorno al pensiero Con tutto il corpo Ripropone il rapporto Tra la mente e la materia. Grazie con tutto il cuore I conti non tornano Governare o recitare? 26 maggio Lungo i sentieri Dei pensieri degli altri Un nuovo telescopio Prigioniero del silenzio Risponde alla leggenda dell’oblio Mentre ci spiega L’amore complicato Alla ricerca della donna ideale. 27 maggio Senza regole e poco trasparenti Non abbiate paura Ad avere idee nuove. Tutto diventa rivelazione Senza pietà ne rimorso E i suoi segreti Che un tempo erano riservati Non finiscono mai. È proprio vero Il festival affonda Nel senso del ridicolo L’imperativo è categorico Essere creativi! 28 maggio Memoria segreta Nel cuore della città Crescere? Non basta Serve la doppia verità. Romantica da impazzire E piena di dolcezza Alla festa del tempo più remoto Dove non nasce la malinconia Una liceale stordita dalle parole Giudica severamente Le tenebre del mondo. 29 maggio Non solo propositi Ma una beffa a caro prezzo I ragazzi del coro Trasudano entusiasmo Cercando una stella polare Senza contenuti. Un male antico, questo governo amico I giovani delusi Erano e restano faziosi. 30 maggio Che fascino vecchio diavolo Parole di porcellana E insoliti personaggi da salvare. Più vicini a un papiro Spenti i toni di circostanza Si riapre un dibattito Lungo un secolo. Curiosi giochi vocali Per questa strana coppia Arguti testimoni Della propria identità. 31 maggio L’illusione di una notte Con l’angoscia nel cuore Poi l’amaro risveglio E la quiete ritrovata. Maghi e creduloni Smentite la pista del caso L’uomo che non vince Imbarazza le sere dell’arlecchino E fiero dei successi Soffoca l’ansia Con cento ore di festa. |
1 giugno
Bruciata è l’utopia Tra le cautele e i dubbi Recensori impietosi E amici imbarazzati Dai cattivi sentimenti. La sua rivoluzione in un sorriso Quando il cuore sarà...solo virtuale Il suo spirito vivrà Il ruolo di ribelle Trasformando l’attesa in una festa E senza zoppicare Libera il prigioniero Con vibrata protesta. 2 giugno Un attimo di debolezza Mi stringe la gola Se fossi un inedito carteggio Ricomincerei a lottare La mia vita col genio Ricostruita in studio Abroga la parola magica Contro le scarse illusioni Basta col vecchio teatro La mia vita è dura Sono umano: rinasco diavolo. 3 giugno Ragioni e dubbi Del primo trionfo Ci fanno disprezzare anche chi è bravo. Il poeta in una stanza Chiuso in cassaforte Spia l’ultimo immortale Aspirante divo. L’immondezzaio cittadino In un intreccio di ironia e di dolore Si esibisce su due gambe Costretto al silenzio con rabbia Dal potere travestito Da persona perbene. 4 giugno Troppo sicuro di se Credeva nell’uomo Oggi c’è solo un fantasma ritrovato per caso. Nella lunga notte I pensieri si raccolgono Per scoprire talenti Folletti, iguane e bambini Feriti dal male del mondo. Una città senza idee questa Dove le lampade si spengono Nel silenzio assoluto. 5 giugno Morire per disobbedienza Al festival del silenzio Esplorando gli estremi limiti Della creatività. Sta bene tra gli angeli Innamorato di tutti Tra assi inchiodate E fili penzolanti Cambia la musica In un nuovo progetto Tra parole dette e non dette Per ritrovare la grandeur. 6 giugno Una commedia senz’arte Orfana delle ideologie Troppo ambiziosa Per liberarla dagli stupidi Schiava dei grandi imperi E del luogo comune. È tutto sotto controllo Nessuna trattativa. Viste da vicino Queste soluzioni sono solo Fantasie. 7 giugno Ai confini della verità È finita la festa Accoppiamoci ad un semaforo Per scoprire Le meraviglie dell’intelligenza artificiale. L’incubo del ritorno al passato È sotto controllo Il nuovo mondo è così convulso Vende il futuro Ma è un mistero Questo magnifico film mai realizzato. 8 giugno Noi torniamo In un albergo riservato Ma niente trucchetti Nella verde pineta. Un incontro magico In quella sete di infinito Poi la fuga ingannatrice Tra lapsus e prefazioni fasulle. Quel suo gesto inconfondibile Ci rivela i suoi progetti Ma il miracolo è incompiuto Eccoci! Siamo noi. 9 giugno Il genio del male Nella città che non esiste più Vittima di un inganno d’amore E di una cinica seduzione Magie macabre E comici in replay Per conoscere la paura Alla quale sentiamo di appartenere. Bisogna usare la forza o la pazienza Per quest’Italia allo sbando Personaggi farseschi E quanti indifferenti Sfoggiando Un sorprendente carattere drammatico. I miei errori li rifarei! 10 giugno Brivido e batticuore Tra gli intrighi del palazzo Forse spariranno Le riflessioni e le domande suggestive Un male antico Il trionfo dell’incompetenza Pettegolezzi agrodolci Contro la rabbia delle città Lontani da questo rumore Sbarca la paura della disonestà. 11 giugno La memoria corta Che non trova pace La verità, un altro rogo Il diavolo c’è davvero Ha segnato il nostro tempo Che si avvale dei momenti di disordine Travolta da un’insolita invasione Affamata d’amore L’antica illusione finisce Forte e arida Più ricca e indipendente Con un finale fuori dagli schemi. 12 giugno Una storia di solitudine e di silenzio Di faticosi viaggi Che fanno danzare la polemica. Le città invisibili I nuovi incubi E un furioso rifiuto Per questi cacciatori d’avanguardia. Quante utopie E quanti abusi Quando il ceto medio si sente insicuro. 13 giugno La maschera strappata È il pretesto per esplorare Lo spacciatore di poesia L’esperto è bruciato Salvato dalla cecità E dal trionfo dell’incompetenza. Il signore degli incanti Irrompe sugli schermi Una persona fuori posto Idealista e cosmopolita Spacciato per amore. 14 giugno Che bel mistero Visto da vicino La signora della mattina Riscopre l’urlo Nel ritmo di quei versi. Illuminato da una nuova energia Lo scrittore rovente Incita alla prostituzione Per dare più emozioni Con sceneggiati di seconda mano. 15 giugno Ma quanto parlano Gli oppositori di un folle desiderio Il maestro ha scelto il silenzio Con una lettera di fine stagione Cattive immagini vicino al finestrino Addio curiosità È finito il grande caldo Una soluzione encomiabile Che delicatamente si sdoppia Tra fiaba ed orrore. 16 giugno Il male minore, che tristezza Un rito antico fermare l’avanzata Partenza falsa Scatta l’eredità versione austerity È la solita storia Un sadico piacere prima dell’invasione Per far tacere L’illusione del corpo E con lui La stagione dell’incertezza. 17 giugno Il sentiero delle lacrime Intorno al video Per il bene di tutti Chiudere o cambiare? Quanti sensi di colpa Quante banalità Un matrimonio d’interesse O uno scandalo perbene? Benvenuti dove i sogni si avverano Nel regno dei giovani ribelli Il rigore non basta Senza fantasia si impazzisce. 18 giugno Cieli sereni sotto l’ombrello Noi vittime innocenti Conteremo poco all’assise della storia Senza più limiti pronti all’accordo. Il titolo affonda Perennemente sotto accusa Tra gli ingranaggi infernali E mille difetti e incongruenze Diventa una sfida Guardare alla realtà Ma solo per sopravvivere Alle ultime notizie. I sogni ci turbano ancora Il diavolo è solo Contro la passione barocca del futuro. 19 giugno Una scelta di civiltà All’ombra dell’uomo forte Errori dal mondo Chi vi entra è perduto. Lo spettacolo continua Contro il tempo Come un capriccio crudele Si stringe il cerchio di fuoco Per difendersi dagli assedi Di una clamorosa svolta. 20 giugno Libera scelta aspettando il naufragio Vergogne segrete Per questo eterno dubbio: Rientrare nei ranghi? La leggenda è gelosa delle banalità L’accusa cambia faccia Come una donna nervosa Senza il vezzo della star. Un critico in lista d’attesa Ci parla del capitalismo maturo Vestito di nero e coi guanti Crudele testimone dell’infelicità. 21 giugno Un idillio interrotto Tornano le amicizie pericolose Metafore al crepuscolo Traducono la quiete In ingiusti tramonti. Il futuro vien di notte In cerca di purezza Innamorato dei moralisti Fra dubbio e ripensamenti Fa un parallelo tra il caso E una difficile verità. 22 giugno Condannato a leggere La pagella dell’Italia Vietato criticare i viaggi coraggiosi. Troppe chiacchiere con l’acqua sporca Un’altra delusione Cresce la polemica Sui maestri di moralità politica Un intreccio che è quasi un rompicapo Tra gruppi che si contendono La stessa etichetta. 23 giugno Dovete ribellarvi A questa fredda giustizia Deve uscire di scena Il sentimento che ci avvolge. Non ho più niente da inventare Giù la maschera Meglio il mondo con la faccia tosta Che lo sbadiglio di una segretaria. Saremo più attenti ai dettagli Per capire il mondo Così vicini all’infinito Per cambiare la vita. 24 giugno Un falso d’epoca Vittima del fanatismo La solita aria fritta In luoghi prestigiosi Con personaggi attesi e imprevisti Condannati a vivere insieme. Un palpito e fu subito amore Ma con il senso della praticità Una specie di albergo a ore Con luci opache E l’odio che accende i fuochi. 25 giugno I motivi resteranno segreti Vogliamo vederci chiaro Nel paradiso dei colpevoli. Quando comparve il nome Mille anni fa Il sogno di Rimbaud Non oltrepassava mai la porta. Sorridete, la rabbia va in cucina Vi invito a casa mia Sull’isola virtuale. 26 giugno La casa comune Nel mondo delle opinioni Potrebbe essere seria Guai a chi la tocca. Ci salverà un sorriso Per non smettere di creare Insieme ad altri artisti Circondati dall’oceano in burrasca. C’è il cuore in quelle note Con ritmo allegro Consolante e grazioso Mentre qualcosa di nuovo arriva.: Tornano a stupire Quelli del fai-da-te. 27 giugno Tutti belli e possibili Donne assenti Nessuno più ricorda Come morì un sogno In quella stagione d’utopia Prima o poi, verrà a colpirli un fulmine Nel rifugio del re I nuovi giovani registi. Un collante per il mondo La notte in cui nacque l’orgoglio E una bella risata, affollata Da viaggiatrici tenebrose. 28 giugno Solo per amore Prima del debutto Si prepara il progetto della neutralità. Le parole da vedere Uccidono la psicoanalisi Mettono in allarme Il gioco della memoria. Arriva l’informazione Coltiva fantasie deliberatamente Agisce prendendo le distanze Dall’autore più odiato del mondo. 29 giugno La strada dei sacrifici È in via di estinzione L’autunno sarà caldo Ma è solo un bluff. Il «nonsense» gioca con il lupo Alza il sipario in presa diretta Una dimensione inquietante Parabole e metafore Dell’uomo senza qualità Che può ancora far perdere la testa. 30 giugno Le recite degli impotenti Incrociati dal destino dei deboli. Non è possibile abolire il futuro Gentile da morire Ma sbagliato nell’inconscio. Il mito letterario Nasconde l’ultimo segreto Inseguito da un identico sogno Frasi fedeli con le virgolette E con un finale a sorpresa |
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